LA PROCESSIONARIA E IL CANE: sintomi e rimedi

processionaria cane

 

La processionaria e il cane rappresentano un vero e proprio incubo se associati insieme. La primavera è uno di quei periodi dell’anno in cui bisogna fare particolare attenzione a dove i nostro cane mette il muso. 

La processionaria è un insetto dell’ordine dei lepidotteri. E’ uno degli insetti più distruttivi degli alberi. La pianta più colpita in assoluto è il pino, ma si possono annidare anche sulle querce, sui larici, sui cedri. La processionaria adulta è una falena di colore grigio striata marrone.

I bruchi di processionaria vivono in gruppo e si muovono in fila (da qui il nome) scendendo dal loro nido sull’albero, solitamente in primavera.

In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria (Decreto Ministeriale 17.04.1998) e viene attuata con la distruzione dei nidi e delle larve proprio a causa della loro pericolosità anche sull’uomo. I Comuni oggi provvedono alla bonifica e alla disinfestazione secondo diverse modalità. 

E’ importante evitare il fai-da-te schiacciando i bruchi, in quanto le setole rimangono urticanti per parecchio tempo e potrebbero venire in contatto con la pelle, la bocca e le vie respiratorie.

Chi inavvertitamente tocca questi bruchi o tocca i nidi, o addirittura i rami e le foglie su cui sono passati si accorge subito delle loro proprietà particolarmente irritanti. 

processionaria e cane
nido di processionaria

LA PROCESSIONARIA E IL CANE: un pericolo da evitare

Oggi il Dott. Manuel Mastrelli di Vetclick.it vi parlerà della processionaria e di tutti i pericoli per i nostri cani che derivano da questo insetto.

La processionaria è un insetto dotato di peli urticanti. Questi peli possono causare dei gravi danni al cane. Questo perché inconsciamente i nostri animali, solitamente cuccioli, alla visione dell’insetto tendono a  giocarci con la bocca causandosi delle gravi lesioni alla mucosa orale.

Nei casi più gravi il cane può addirittura ingerire l’insetto causando:

  • esofagiti
  • gastriti
  • ulcere 
  • necrosi di organi importanti
  • e quindi causare anche la morte dell’animale”

QUALI SONO I SINTOMI SE UN CANE VIENE A CONTATTO CON LA PROCESSIONARIA?

“I sintomi da contatto si manifestano immediatamente, più il contatto è stato prolungato, più i sintomi saranno intensi e più gravi, per questo motivo è importante intervenire il più rapidamente possibile..

  • salivazione abbondante
  • vomito
  • rigonfiamenti e arrossamenti del muso e della bocca
  • nei casi meno gravi con contatto breve il cane può manifestare solo debolezza, rifiuto del cibo

Nel caso più frequente  la lesione più importante è la necrosi della lingua che porta a morte il tessuto con successiva caduta di una parte della lingua.

Il danno dipende molto dalla grandezza della zona che è venuta a contatto con i peli urticanti. Se il cane perde un’ importante quantità di lingua potrà avere problemi di alimentazione.  Viceversa se la porzione di lingua è piccola nella maggior parte dei casi non avrà ripercussioni importanti.

Un altro pericolo legato alla processionaria è legato all’infiammazione della glottide e delle prime vie respiratorie che possono gonfiarsi e quindi causare difficoltà respiratoria per l’animale.

Per questo motivo LA PRIMA COSA DA FARE quando il vostro cane viene a contatto con la processionaria è quello di AVVERTIRE IL VOSTRO VETERINARIO e correre in struttura per iniziare subito una terapia antibiotica ed antinfiammatoria importante.”

COSA FARE PER DIMINUIRE I DANNI DA PROCESSIONARIA NEL CANE ?

Molto spesso mi chiedono se esiste un modo per prevenire il danno da processionaria nei cani

Non possiamo prevenire il contatto tra il nostro cane e la processionaria, ma possiamo fare attenzione durante le passeggiate primaverili a quello che va ad annusare il cane .  Soprattutto è conveniente portarci dietro una bustina di bicarbonato per un primo intervento rapido.
Questo perché se il cane viene a contatto con la processionaria questa è la prima cosa che dovete fare:

  •  creare una soluzione di acqua e bicarbonato e pulire abbondantemente la bocca del cane dai peli urticanti dell’insetto, diminuirà i danni
  • ricordatevi sempre di utilizzare i guanti in quanto i peli sono molto urticanti anche per l’uomo.

Purtroppo ogni anno vedo queste lesioni, spesso l’animale riesce a superare la fase acuta senza riportare futuri danni importanti, altre volte invece i danni possono causare problemi per la vita dell’animale. Quindi cercate di fare attenzione a questi insetti soprattutto durante il periodo primaverile.”

 

PROCESSIONARIA E CANI: QUANDO E’ IL PERIODO PERICOLOSO?

Il periodo di maggior rischio di contatto è quello che va da marzo (periodo in cui le larve riprendono la loro attività iniziando a scendere dall’albero) fino a fine aprile e delle volte anche maggio. In questa stagione è conveniente stare alla larga da pini e querce durante le passeggiate, ricordando che le processionarie nidificano prevalentemente su alberi giovani.

La processionaria è pericolosa, per l’uomo come per gli animali, solo quando si trova nel suo stadio larvale. Gli esemplari adulti sono del tutto innocui.

COME RICONOSCERE I NIDI

I nidi di processionaria sono ben visibili anche d’inverno: si tratta di bozzoli abbastanza grandi, con un diametro di circa 20 cm, visibili sulle estremità dei rami, ricoperti di filamenti bianchi. Le larve si nutrono delle foglie, provocando disseccamenti e indebolendo la pianta che può diventare preda di parassiti secondari.

E’ di fondamentale importanza, entro la fine di febbraio, la raccolta e la distruzione dei nidi larvali adottando la massima cautela.

– COME PROTEGGERE I CANI DALLA PROCESSIONARIA?

stando alla larga da pini e querce durante il periodo pericoloso e mettendo una museruola al cane

– COME CAPIRE SE SI TRATTA DI PROCESSIONARIE?

le larve si muovono sempre in gruppo, in processione (da qui il nome) sono bruchi pelosi lunghi 3-4 centimetri

– COME ELIMINARE LA PROCESSIONARIA IN MODO NATURALE?

L’eliminazione delle infestazioni da processionaria sono possibili utilizzando delle trappole di feromoni che attraggono i maschi impedendo in questo modo l’accoppiamento. Successivamente alla cattura del maschio. Successivamente si possono trattare gli alberi infestati con un microrganismo dannoso alle larve ma innocuo sia nell’uomo che per l’ambiente, il Bacillus thuringensis.

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